Carlo Buccirosso in "Colpo di scena" al Sala Umberto di Roma.


Di Cosimo Sinforini

Dal dal 15 Gennaio al 3 Febbraio 2019 è in scena presso il Teatro Sala Umberto di Roma “Colpo di scena” scritto, diretto e interpretato da Carlo Buccirosso e con Gino Monteleone, Gennaro Silvestro, Peppe Miale, Monica Assante di Tatisso, Elvira Zingone, Giordano Bassetti, Fiorella Zullo, Matteo Tugnoli, Roberta Gesuè.

In un classico commissariato di provincia, il vice questore Eduardo Piscitelli, conduce da sempre il proprio lavoro nel rispetto del più integerrimo rigore, con la consapevolezza di svolgere le mansioni di garante dell’ordine pubblico e difesa della sicurezza del cittadino con la tenacia e la fede di un missionario, inviato dal cielo esclusivamente per ripulire la terra dalle nefandezze degli uomini scellerati che minacciano la gente cristiana che vorrebbe condurre in pace una vita serena...
Nell’ufficio del paladino Eduardo, si barcamenano una serie di fidi scudieri nel tentativo di debellare “le barbarie di tutti i santi giorni”…dall’inossidabile tartassato ispettore Murolo, ai giovani agenti rampanti Varriale, Di Lauro e Farina, all’esperta rassicurante sovrintendente Signorelli…una sorta di cavalieri della tavola rotonda, attorno alla quale si aggirano le insidie quotidiane della delinquenza spicciola, lontana sì dagli echi mortali del terrorismo mondiale, ma angosciosamente vicina al respiro del singolo cittadino, a difesa del quale il vice questore si vedrà costretto all’inevitabile sacrificio di un capro espiatorio a lui tristemente noto, tale Michele Donnarumma, vittima predestinata, agnello feroce dall’aspetto inquietante, che sconvolgerà la salda religione di Piscitelli, come il più spietato e barbaro dei saraceni!
Solo allora, il paladino Eduardo per la prima volta nella sua vita, cercherà conforto nel tepore degli affetti familiari, trovando così rifugio tra le mura sicure della propria casa di montagna, dove ad attenderlo ci saranno suo padre ex colonnello dell’esercito affetto da Alzheimer, la dottoressa Cuccurullo sua neurologa di fiducia, e Gina bisbetica badante rumena, che con amorevole follia proverà a nascondere strenuamente una verità segregata da anni nel suo cuore...
E come nella più classica sceneggiatura thriller, anche i saldi ed integerrimi comandamenti
del vice questore Piscitelli vacilleranno di fronte all’imprevedibile colpo di scena finale.


Ormai da anni Carlo Buccirosso ci ha abituati ai suoi spettacoli, non basati solo sulla risatina spicciola ma su una ironia presa da fatti realmente accaduti, di cronaca. In questo caso il talentuoso attore, ha voluto apertamente parlare della difficoltà di accettare alcune leggi di uno Stato quasi sempre assente, e che spesso si decide di fare da soli, commettendo gravi reati proprio per cercare di sopperire a questa gravosa mancanza di protezione, da chi è pagato per farlo. Qui si parla di stupro e la legge in particolare è relativa alla durata entra cui è possibile denunciare, ossia sei mesi. Oltre questo limite “assurdo” di tempo, lo stupratore non può essere più denunciato. Un’ opera davvero ben fatta, pensata sotti tutti i punti di vista. Un cast strepitoso, e una regia sapiente di Carlo Buccirosso, hanno entusiasmato il pubblico del Sala Umberto con tanti spunti di riflessioni ma soprattutto con tantissime risate. Complimenti!

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