TAVOLA TAVOLA, CHIODO CHIODO… di Lino Musella in scena al TEATRO VASCELLO DI ROMA
Articolo di Cosimo Sinforini
Un progetto di Lino Musella e Tommaso De Filippo, tratto da
appunti, articoli, corrispondenze e carteggi di Eduardo De Filippo. Uno
spettacolo di e con Lino Musella; musiche dal vivo Marco
Vidino; scene Paola Castrignanò; disegno
luci Pietro Sperduti; suono Marco D’Ambrosio;
ricerca storica Maria Procino; collaborazione alla
drammaturgia Antonio Piccolo; assistente alla regia Melissa
Di Genova; costumi Sara Marino; fotografie Mario
Spada; produzione Elledieffe, Teatro
di Napoli – Teatro Nazionale
Torna a Roma Tavola tavola, chiodo chiodo uno
spettacolo di e con Lino Musella, autentico talento della scena, tra i più
apprezzati della sua generazione, vincitore nel 2019 del Premio Ubu come
migliore attore e nel 2022 il premio Le Maschere del Teatro Italiano come
miglior attore.
A dare il là a questo nuovo progetto, fortemente
voluto dall’attore napoletano, sono state le tante riflessioni emerse, durante
la pandemia, sul mondo dello spettacolo e sulle sue sorti.
“In questo tempo mi è capitato, scrive Musella
nelle sue note, di rifugiarmi nelle parole dei grandi: poeti, scrittori,
drammaturghi, filosofi, per cercare conforto, ispirazione o addirittura per
trovare, in quelle stesse parole scritte in passato, risposte a un presente che
oggi possiamo definire senza dubbio più presente che mai; è nato così in me il
desiderio di riscoprire l’Eduardo capocomico e mano mano ne è venuto fuori un
ritratto d’artista non solo legato al talento e alla bellezza delle sue opere,
ma piuttosto alle sue battaglie donchisciottesche condotte instancabilmente tra
poche vittorie e molti fallimenti”. Tommaso
De Filippo impegnato nella cura dell’eredità culturale della famiglia ha
appoggiato Lino Musella nella sua ricerca nelle memorie di Eduardo volendo
incoraggiare fortemente il dialogo tra generazioni in scena. L’attore dà dunque voce e corpo alle parole delle
lettere indirizzate alle Istituzioni, al discorso al Senato, agli appunti, ai
carteggi relativi all’impresa estenuante per la costruzione e il mantenimento
del Teatro San Ferdinando; ad affiancarlo in scena il maestro Marco Vidino che
esegue dal vivo musiche originali appositamente composte per lo spettacolo.
“Tavola tavola, chiodo chiodo – continua Musella
sono le parole incise su una lapide del palcoscenico del San Ferdinando, lapide
che Eduardo erige a Peppino Mercurio, il suo macchinista per una vita, che
tavola dopo tavola, appunto, era stato il costruttore di quello stesso palcoscenico,
distrutto dai bombardamenti nel ‘43.
Lino Musella è uno degli attori più talentuosi degli ultimi anni. Un antidivo per eccellenza dedito al teatro e alla sua arte. Oltre al teatro è molto attivo nel campo cinematografico. Ha studiato regia teatrale presso la scuola del Teatro Paolo Grassi di Milano.
Da questo spettacolo si evince la sua propensione alla praticità. In scena Lino non sta mai fermo, ha sempre qualcosa da fare. Deve terminare il suo famosissimo presepe, monta le scene di uno spettacolo, si divide tra lettere indirizzate alle Istituzioni ad interpretazioni classiche del repertorio macchiettistico napoletano. Il tutto è unito alla perfezione e lo spettacolo risulta un vero e proprio inno al Teatro. Una magia unica, assoluta portata in scena da un attore fantastico. Applausi scroscianti di un pubblico meravigliato. Il Teatro non è morto… ha solo bisogno di nuovi linguaggi, nuovi autori, che sappiano anche intrattenere con intelligenza e astuzia! Complimenti.
Commenti
Posta un commento